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TAMPIERI UMANISTA, ARTISTA FIGURATIVO, ESTIMATORE DEL DISEGNO di Santa Cortesi
Così testimonia la mostra "II '900 scolpito - da Rodin a Picasso" appena conclusa al Museo del Corso a Roma, che raggruppa una cinquantina di artisti e altrettanti lavori decisivi per gli sviluppi della scultura europea nel Novecento, nella quale ritratti, busti, figure intere, accompagnati molte volte dai rispettivi disegni preparatori offrono anche una lettura trasversale dell'evoluzione degli stili: " Intagliata nel legno, plasmata nella terracotta, scolpita nel marmo, forgiata nel bronzo, ricostruita col mosaico, modellata con il filo di ferro, reinventata con resine e poliestere, la figura umana è stata e resta il soggetto prediletto della scultura. Con il mistero e la bellezza del corpo si sono confrontati tutti i grandi maestri del secolo appena concluso". Questo passo mi pare si addica particolarmente all'opera scultorea di Giuseppe Tampieri, vero umanista fedele a una concezione squisitamente umanistica dell'arte in due fondamentali accezioni: l'uomo è il soggetto che percepisce se stesso e il reale e questo significa prima di tutto la centralità della figura umana nell'arte di Tampieri. E anche quando egli dipinge o scolpisce elementi paesistici lo fa al di fuori del vedutismo attraverso il filtro personale della soggettività.
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